La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue contro la parete delle arterie.
A ogni battito del cuore, il sangue esce dal ventricolo sinistro attraverso la valvola aortica, passa nell’aorta, e si diffonde a tutte le arterie.
Quando il cuore si contrae e il sangue passa nelle arterie, si registra la pressione arteriosa più alta, detta sistolica o “massima”.
Tra un battito e l’altro il cuore si riempie di sangue e all’interno delle arterie si registra la pressione arteriosa più bassa, detta diastolica o “minima”.

La misurazione della pressione arteriosa si registra a livello periferico, usualmente al braccio, e viene indicata da due numeri che indicano la pressione arteriosa sistolica e la diastolica, misurate in millimetri di mercurio (circa 120/80 mmHg).
Quando i valori pressori di sistolica e/o di diastolica superano i 140 (per la massima) e/o i 90 (per la minima), si parla di ipertensione arteriosa.

Gli stili di vita adottati fin dalla giovane età influenzano notevolmente la pressione arteriosa: non fumare, svolgere un attività fisica regolare, mangiare con poco sale, consumare molta frutta e verdura aiutano a mantenerla entro livelli favorevoli nel corso della vita.
In misura minore invece (circa 5-10%) l’ipertensione è causata da un’altra condizione patologica, in genere una malattia del sistema endocrino o dei reni o ancora può essere secondaria all’assunzione di alcune tipologie di farmaci.

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